Giovanni Boccardi 1859 – 1936
Nativo di Castelmauro, piccolo borgo molisano, essendo rimasto orfano di madre prestissimo, fu affidato ad uno zio sacerdote a Napoli. La sua intelligenza pronta e vivacissima, unita ad una forte volontà, gli permise di conseguire la licenza ginnasiale a 12 anni e quella liceale a 15. A quatto anni già leggeva e traduceva i classici latini, il suo orario di studi era severissimo: sette ore senza interruzioni. Di animo particolarmente religioso e pio, a 25 anni divenne sacerdote mentre studiava matematica a Napoli. Parlava correntemente il latino, il
francese, l’inglese, il tedesco, il turco e il greco.
Agli inizi del secolo operò presso gli osservatori di Parigi e Berlino dove si perfezionò nello studio dell’Astronomia. Fu docente di Astronomia a Napoli e a Torino dove insegnò per più di 20 anni. Fu suo il progetto ambizioso del trasferimento in località lontana dalle luci e dai fumi della città, sul colle di Pino Torinese, dove fece installare la cupola girevole più grande d’Italia. Padre Boccardi avviò un progetto unico, facendo installare strumenti all’avanguardia per l’epoca. Nel 1923 fu messo a riposo anticipato in seguito ad una sua domanda per le precarie condizioni di salute: aveva perduto l’uso dell’occhio destro per troppo sovraccarico.
Si occupò di Astronomia classica, di calcoli di orbite, di determinazioni e variazioni di latitudini, dedicandosi anche alla catalogazione delle stelle. Il suo lavoro è stato fondamentale per facilitare lo studio e la ricerca nel campo dei calcoli astronomici, sia per la precisa e concisa formulazione, sia per la chiarezza d’esposizione. Per i suoi meriti astronomici e matematici fu membro di importanti Accademie scientifiche come la Pontificia Accademia Italiana, il Bureau des Longitudines e la Washington Academy of Sciences.
Nella sua lunga e straordinaria carriera di matematico ed astronomo non dimenticò mai di essere anche sacerdote. Figlio della montagna molisana, ebbe fino alla fine un carattere forte, tenace, aperto e questo gli procurò soddisfazioni ma anche molte amarezze, morì a settantasette anni in Francia dopo una brevissima malattia